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sabato 29 maggio 2010

Una domenica bestiale con imbianchini e burattini…






La dimostrazione di protesta di cui vi parlavamo settimana scorsa c’è stata. Domenica 18, in pieno centro, tra la curiosità dei passanti e di chi usciva da messa, gli esponenti di Uniti nel Centro Sinistra per Turate, a cominciare dai due consiglieri comunali Cosetta Garavaglia e Marco Tenconi, si sono vestiti da imbianchini, con tanto di cappello di carta e rullo, esponendo numerose foto di ciò che è avvenuto nella notte tra venerdì 9 e sabato 10 quando tutta Turate, compresa la casa della Garavaglia, è stata tappezzata di Alberto da Giussano e sui muri di diversi edifici sono comparsi cartelli abusivi riconducibili al gruppo consiliare Pdl-Lega Nord. Il fatto curioso è che, in contemporanea, si svolgeva, anche se sul sito comunale compare “nessun evento per questo periodo”, la manifestazione, senz’altro condivisibile da tutti, ripuliamo il verde organizzata proprio dalla Lega. “In quel momento c’è però parsa una presa in giro…” ci ha detto la Garavaglia, che ha anche aggiunto: “ma di contraddizioni la vita politica turatese è piena. Il consiglio comunale di venerdì 16 per esempio è iniziato molto bene con dichiarazioni di apertura e di dialogo subito rimangiate però dai fatti. Le mozioni presentate dal’opposizione tutta affinché rappresentanti di ogni gruppo consiliare facessero parte di tutti i Cda di enti e società controllati dal Comune senza che vi partecipi invece il segretario comunale, per evidenti conflitti di interessi, sono state subito bocciate senza spiegazioni. Andrea Fiorella, il segretario comunale, continuerà quindi ad essere anche l’amministratore della farmacia per esempio, farmacia che ha uno strano statuto per cui è stato possibile, con gli utili dell’esercizio, costruire la caserma, tra parentesi interamente a carico di Turate anche se servirà anche Rovello e Rovellasca. Se uno di noi fosse stato in quel consiglio d’amministrazione avrebbe chiesto che quei soldi venissero messi a disposizione di attività socialmente utili. La stessa cosa sarebbe successa se fosse stata approvata la mozione che prevedeva una diminuzione degli emolumenti a sindaco ed assessori. Ma così non sarà… Mi sembra che il messaggio sia forte e chiaro: noi siamo i padroni e facciamo quello che vogliamo, abbiamo i numeri per farlo”. “Già, anche se c’è stato chi mi ha detto di vergognarsi di aver votato per il Carroccio...” ha concluso il Tenconi.

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