Martedì 25 “Buonanotte”, finalista del David di Donatello, è stato proiettato, applauditissimo, al Silvio Pellico prima della pellicola prevista come cineforum; la Biblioteca di Cesate, dove lavora, ha indetto un concorso di corti al quale sono già pervenute circa 200 adesioni; addirittura il sindaco Roberto Della Rovere appare in un ‘cameo’ nell’ultima pellicola, un musical ambientato tra i libri: “Bibliotecari mouse”... Saranno anche piccole cose, ma un po’ è cambiata la vita del trentunenne saronnese Riccardo Banfi, laurea in statistica, bibliotecario con la cinepresa in mano. Arrivare a Roma, la macchina con l’autista, l’incontro con attori e registi come Bud Spencer e Terence Hill, Margherita Buy e Giuseppe Tornatore sono cose che lasciano il segno, che accrescono l’autostima. “Mi è arrivata una mail con cui mi si facevano i complimenti – ci ha spiegato – non volevo crederci. Ho risposto dicendo di non prendermi per i fondelli. Poi m’ha telefonato in lacrime l’attore protagonista: Gianpiero Aceto ed a quel punto ho pianto anch’io…”. “Buonanotte” è un instant film realizzato in cinque giorni per “Location Piacenza 2009”, dura 9 minuti. E’ la storia di un uomo che, ogni notte, prende con sé una borsa ed esce in silenzio dalla propria casa dopo aver appena finito di raccontare ai suoi figli qualcosa che è servito a farli addormentare. Solo, nella città deserta, cerca dei suoni da inserire nella storia… La sceneggiatura è sua e di Andrea Tarabbia, il Nanni Moretti del varesotto, come lo sfottiamo noi, fotografia, animazione, post-produzione video sono di Lorenzo Clerici, le musiche di Marco Castelli e le illustrazioni del cartoon finale di Paola Pappacena, una che andava a prendere in prestito libri a Cesate mentre gli altri sono ex compagni di liceo. “Tutto è nato parlandone una sera a cena con Serena, avevo appena letto del concorso. Non si pagava nulla, quindi perché no? Qual è l’idea che c’è dietro? Abbiamo appena avuto una figlia…”.
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