Domenica 30 gazebo in piazza per le firme del referendum Perché l’acqua è un bene comune
I gruppi consiliari di minoranza, domenica 30, nella piazza principale del paese, erano presente con un gazebo a raccogliere firme per un referendum perché l’acqua torni ad essere di tutti essendo un bene primario universale mentre invece, ci diceva Andrea Furlan, esponente di “Uniti nel Centro Sinistra per Turate”, attualmente le leggi italiane vigenti trasformano l’acqua in una merce che può quindi generare profitti ad investitori privati. La campagna referendaria è partita a livello nazionale lo scorso 22 Aprile. “Liscia, gassata o pubblica? – ha proseguito il Furlan - è i nostro slogan perché la gestione dell’acqua non può essere regolata da logiche diverse dall’interesse esclusivamente pubblico fondato sul controllo e la partecipazione dei cittadini. E’ una cosa troppo importante, ecco perché c’è tutta l’opposizione in calce a questa iniziativa”. “Ma vedo che sotto il gazebo ci siete solo voi…”. “Dici che gli altri prima si sono fermati al bar per un bianco?”. “Ci sarà anche una serata a sostegno del referendum ho letto sul volantino…”. “Si, venerdì 11 Giugno alle 20:45 in sala consiliare. Ci sarà anche Roberto Fumagalli, vicepresidente del comitato per il contratto mondiale sull’acqua, Mario Clerici, esperto in materia di risorse idriche e l’onorevole Chiara Braga, membro della commissione parlamentare Ambiente, territorio e lavori pubblici. Coordinerà Legambiente Tradate”.
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