SINTESI DEL PROGETTO: costituzione di uno spazio in cui le persone che gravitano attorno al disagio psichico, fisico, culturale ed economico possano incontrarsi e confrontarsi mettendo a disposizione le proprie capacità più o meno residue creando tali e tante sinergie da contribuire alla crescita di ognuno in tutta la sua umanità ed a portare al di fuori l’idea che le persone sono una realtà in continuo divenire e possono essere di volta in volta utenti, operatori, famigliari, volontari, docenti, alunni, ricchi, poveri, emarginati al di là e soprattutto al di fuori di ogni credo politico o religioso, associativo o corporativo ma anche di ogni ente o struttura pubblica o privata.
RIVOLTO A: servizi sociali di Saronno e paesi limitrofi, Azienda Ospedaliera e quindi i responsabili di Spdc, Cra, Cps e Cpm, le associazioni di famigliari, i volontari, le Cooperative Sociali Alfa e Sun-chi ma anche tutte le altre, le forze politiche, sindacali e religiose, le associazioni di volontariato in ambito sociale sportivo e culturale.
SCHEMA OPERATIVO: il progetto si svolgerebbe in due fasi: la prima in cui si opererebbe sul disagio psichico all’interno della sede dell’associazione “Il Clan/Destino” tutti i pomeriggi dalle 14 alle 18 con un facilitatore sociale, coadiuvato da un operatore, che si occuperebbe della gestione dello spazio sul modello del facilitatore dei gruppi Ama coordinando l’accoglienza ed uno sportello di ascolto e di indirizzo perché la prima cosa che le persone che soffrono di un qualsiasi disagio hanno bisogno è la possibilità di essere ascoltati, capiti, presi sul serio; la possibilità di essere trattati con rispetto ed attenzione, da essere umano ad essere umano. Tecnicamente la cosa sarebbe possibile attraverso l’attivazione di un numero Skipe. La presenza di materiale informativo (giornali, riviste, libri, cd), didattico (pc, stereo, tv, pennelli e colori ma non solo), ludico (giochi di società ma anche per esempio un ping-pong) e rifocillante (in cucina) porterà anche all’utilizzo singolo ma soprattutto naturalmente alla creazione di vari gruppi di lavoro a cura delle varie realtà esistenti. La seconda fase (tra poco tra l’altro il Clan/Destino non avrà più una sede) prevederebbe l’individuazione di uno spazio più ampio (un’area dismessa?) in cui allargare l’impegno anche a tutte le altre forme di disagio.
DATI: si tratta di un progetto innovativo basato su di una psichiatria sociale e sulla prevenzione a lungo termine basata sulla convinzione che tentare di eliminare le cause scatenanti un disagio diminuisce l’uso di sostanze al bisogno e di ricoveri nella struttura ospedaliera. E’ quindi molto difficile dare a priori dati anche economici di un’operazione del genere. Sicuramente ci devono essere valutazioni di verifica e di smussamento dei prevedibili errori e difficoltà da parte di tutte le parti in causa.
OBIETTIVI: prevenzione a lungo termine dei disagi di qualsiasi natura per evitare non solo lo stigma, la paura, la vergogna e l’ignoranza nei loro confronti ma anche situazioni di acuzie dovute magari anche a tutti questi fattori cercando di fare sforzi comuni unendo tutte le varie forze in gioco. Una situazione del genere, nel contempo, servirebbe anche a fare da cassa di risonanza alle associazioni della zona fornendo un’informazione sulle loro attività così come su quelle delle altre realtà che operano sul territorio.