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perchè Rescaldina è un paese dormitorio?

sabato 29 maggio 2010

A due passi dall'Auchan Storia di una puttana perbene

Un centro commerciale è un grande contenitore. Come per un computer, ha degli input in ingresso e degli output in uscita: tante cose, tante persone, tanti desideri che si concretizzano, tanti momenti passati a consumare la vita magari prendendo il fresco dato dall'aria condizionata. A Rescaldina l'apertura dell'Auchan ha cambiato la vita di molti anche se ha inaridito il paese, ma è questione di punti di vista, di scenografie che si sovrappongono in dissolvenza come certe pubblicità.

E' in questo contesto che si svolge la storia che andiamo a raccontarvi mentre sorseggiate un caffè od aspettate il treno.

E' la storia di una puttana con cui una mattina abbiamo condiviso il momento della colazione nel bar sotto casa nostra salutandoci con un certo imbarazzo essendoci solo noi due appoggiati al bancone. Più tardi, andando al lavoro, l'abbiamo notata ai bordi della strada, a due passi dall'Auchan e da una stradina che si perde nei boschi il cui stato di degrado è documentato dalle foto a corollario dell'articolo. Era lì, vestita normalmente, con un fisico normale, anzi forse un poco abbondante: un'immagine ben diversa dallo stereotipo della meretrice, sguaiato, appariscente e, soprattutto, diverso dal nostro. Era lì ad adescare clienti mentre un attimo prima aveva in mano cappuccino e brioche. Proprio come noi, proprio come se fosse una di noi. Da quel giorno l'abbiamo rivista altre volte e, a volte, l'abbiamo superata con la macchina mentre lei s'avviava a piedi con aria triste. Chissà, forse abita nei paraggi, abbiamo pensato. Poi, una mattina che eravamo in ferie, siamo passati di lì con l'ormai inseparabile macchina fotografica, abbiamo imboccato quella stradina con la curiosità bambinesca di chi vuol sapere dove va una strada ed abbiamo scattato le foto le vedete finchè, finalmente, raccolto il coraggio necessario, abbiamo accostato vicino a lei, le abbiamo detto chi siamo e cosa volevamo. Lei, senza fare una piega, ci ha detto che ci avrebbe raccontato tutto ciò che volevamo sapere, bastava che monetizzassimo il tempo che ci avrebbe dedicato: 50 euro, trenta minuti. E così è stato. "Sai, non penso che ti ricordi ma abbiamno bevuto un caffè insieme,,," "Non saprei, ne vedo di gente io!" "Abiti qua vicino? T'ho vistab arrivare a piedi,,," "No, vengo da Rho: prendo il treno fino a Legnano poi il pulman per la Bassetti,,, " "Quanto m'avresti chiesto se avessi voluto scoparti?" "30 euro bocca e fica, per 50 t'avrei dato anche il culo ma non t'avrei baciato. Il bacio no, sarebbe come vendere anche i sentimenti...Con 100 euro saremmo andati anche in un motel che avresti pagatoi tu naturalmente. Tutta la mattin aalmeno 200..." "Perchè batti di mattina?" "Perchè a casa ho una figlia disabile; me la guarda una signora per 17 euro all'ora che pago settimanalmente" "E tuo marito?" "M'ha lasciata trent'anni fa (la 'bambina' ne ha 31 anche se, celebralmente, è come se ne avesse 6) dopo tante botte ed umiliazioni" "E la famiglia?" "Non ho più nessuno: ero figlia unica..." "Quanti soldi guadagni mediamente?" "A volte faccio anche solo 20 euro come oggi che sono 'indisposta' ed anche un cliente abituale, uno di quelli che ha anche il mio numero, se n'è andato; lui vopleva scopare ma io non potevo. Meno male che sei arrivato tu così forse potrò quasi pagare la bolletta della luce che è già scaduta da due giorni" "Non l'hai sempre fatto qui vero?" "No, prima ero dietro il cimitero di Busto ma poi i carabinieri m'hanno fatta sloggiare perchè lo facevo proprio davanti ad un altro centro commerciale che hanno aperto. E poi c'era il bosco..." "T'hanno mai picchiata?" "In agosto un marocchino m'ha rapinata, ma avevo solo 20 euro...ho dovuto però rifare tutti i documenti" "Abusi sessuali di qualsiaisi tipo" "Francamente no" "Hai mai cercato un altro uomo?" "E chi mi vorrebe a me? Sono ormai trent'anni che faccio questo lavoro...". "Ed hai sempre guadagnato così poco?" "No,ai tempi guadagna molto di più: ci ho anche saldato tutti i debiti..." "Allora la casa è tua" "No, sono in affitto: 450 euro al mese" "Lo faresti un altro lavoro?" "Certo, ma per tutti se hai cinquant'anni come me sei tgroppo vecchia" "Quali sono le tue speranze?" "Ma, non dover dare tutti quei soldi alla badante di mia figlia, adesso forse tramite i servizi sociali...adedsso però torniamo indietro che spero di fare altri 20 euro per pagare quella bolletta" "Va bene". Era già passata mezz'ora e qualcosa avevamo avuto anche noi pescando vicino a quel gran contenitore che è un centro commerciale...

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