“L’arte è un messaggio all’anima dell’uomo, segue criteri espressivi, tecnici e di condivisione col contesto sociale che oltrepassano le barriere.. L’arte terapia è un’ottima tecnica riabilitativa. Sono due cose diverse. Oggi e nei prossimi giorni abbiamo qui esposte opere di artisti con problemi psichici e non ed opere di un gruppo d’arte terapia che si è formato al Cra sotto la supervisione dell’educatrice Donata Brasca. Vi inviterei ad uscire da un concetto paternalista e compassionevole che giudica le opere come valide in quanto espressione di un disagio, non esiste un’uguaglianza tra arte e follia…”. Questi alcuni dei passaggio del discorso introduttivo dello psichiatra Marco Goglio, responsabile del Cra di Via Don Bellavita, all’inaugurazione della mostra “Crart, esposizione d’arte”, venerdì 16 alla Sala Nevera. Non a caso, tra i ‘soliti noti’, era presente un noto pittore rovellese, Gianluigi Alberio, che ha recentemente curato l‘allestimento di una personale di uno dei pittori presenti, Marco Brix, e che vorrebbe ripetere l’esperienza con i bronzi ‘metafisici’ di Enrico Della Porta. Di particolare rlievo, a nostro avviso, anche le opere di Nicola Tarantino, l’infermiere-pittore, che vorremmo citare anche per il fatto che ha seguito alcuni degli artisti che espongono, ancora oggi e domani, sabato e domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.
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